Totila e Teia furono gli ultimi re ostrogoti. A differenza degli altri sovrani, tra loro due non c’erano legami di sangue: Teia, infatti, era un ufficiale che servì sotto Totila, che non aveva figli. Ma come divenne il successore? Come è finito il regno ostrogoto?
Gli ostrogoti
La tribù degli ostrogoti non era che un ramo del popolo germanico dei Goti, e secondo le testimonianze storiche, erano situati a est del fiume Dnepr (Russia occidentale). Dopo l’invasione degli Unni, circa nel 370, gli ostrogoti rimasero soggetti ad essi, fino a che anche non si sfasciò, dopo la morte di Attila, nel 453. Allora, questo popolo riacquistò la sua indipendenza, guidati da Valamiro, il loro re dal 447, e i suoi due fratelli, che li guidarono nella provincia romana di Pannonia, che allora era situata tra Austria, Ungheria, Slovenia e Croazia.
In Italia, arrivarono sotto il regno di Teodorico, sotto il quale questo popolo perdette diverse alleanze con altri regni romano-barbarici per via di una lunga e controversa questione politica e religiosa, che comprese anche una restaurazione della religione cattolica. Ciononostante, si insediarono dalla Dalmazia fino alla Campania.
Totila e Teia
Totila, il cui vero nome era Baduila, noto anche come “l’immortale”, salì sul trono ostrogoto nel 541. In quegli anni, questo sovrano fu impegnato nella guerra contro Giustiniano I, che mirava a impossessarsi dell’Italia. Nel 549, Totila riuscì ad impossessarsi di nuovo di Roma (era la terza volta), ma nel 552 gli ostrogoti affrontarono un’altra battaglia contro Narsete, in quella che viene ricordata come la battaglia di Tagina, ed ebbero alla peggio, subendo una perdita di 6000 uomini. Lo stesso Totila fu ferito e morì nel giro di pochi giorni e, secondo lo storico Camillo Ramelli, sembra che la sua tomba si trovi a Matelica, nelle Marche.
Dopo Totila, fu Teia, un suo ufficiale, a essere eletto re, a Pavia. Dopo la sua incoronazione marciò per l’Italia del sud, dove venne appoggiato da altri personaggi illustri che volevano arrestare i bizantini guidati da Narsete. Così gli ostrogoti ingaggiarono una nuova battaglia tra la fine del 552 fino agli inizi del 553, a sud di Napoli, ma vennero di nuovo sconfitti, ed anche Teia morì, colpito da un giavellotto.
Come ulteriore sfregio da parte dei suoi nemici, il cadavere dell’ultimo re ostrogoto fu decapitato e la sua testa infilzata in un’asta ben visibile da entrambi gli eserciti, e l’esercito di Teia furono costretti ad arrendersi e costretti ad abbandonare l’Italia. In meno di un anno, il regno ostrogoto si estinse, nonostante la resistenza di alcuni condottieri.
Non si hanno molte altre informazioni su Teia, e i due sovrani ostrogoti, di cui si hanno più informazioni sono proprio Totila e Teodorico, il cui mausoleo si trova a Ravenna, oggi riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.