Popolo biblico della Siria: qual’è ed in quali passi della Bibbia compare?

Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, le vicende dei profeti, degli apostoli ed il popolo ebraico in generale, si intracciano a quelle di altri popoli dell’Antichita. Ma qual’è il popolo della Siria che viene citato? Qual’è la sua storia? Ed in quali passi della Bibbia viene citato? Che rapporti ha con il popolo ebraico?

Gli Aramei

La Siria, nell’antichità, faceva parte della Mesopotamia, con il Libano, la Giordania, l’Iran, l’Iraq e la Turchia, ed il popolo che vi abitava era quello degli Aramei. Essi erano nomadi, che non formarono mai uno stato unito, e che facevano l’uso della lingua aramaica, che si diffuse, in seguito, nel Vicino Oriente.

Gli Aramei erano federati in diversi principati, guidati da un re, che non aveva caratteristiche divine, ma questi principati vennero poi conquistati dagli assiri. Le caratteristiche di questo, sono state perpretate grazie a bassorilievi, statue e la stele di Zakkur. Quest’ultima, è il più antico esempio di letteratura aramaica. La loro religione, era simile a quella babilonese, e comprendeva divinità come Astarte ed El Baal.

Il popolo siriano nella Bibbia

Sembra che gli aramei siano considerati i discendenti di Aram, il figlio di Sem, oppure, secondo la Bibbia, erano quelli di Nahor, il fratello di Abramo. Da quanto riporta sempre questo testo, erano dodici, le tribù di Aram (proprio come quelle del popolo ebraico, successivamente), e questi due popoli sembrano avere delle affinità.

Gli Aramei, nell’Antico Testamento, vengono citati ne:

  • la Genesi, nei passi 25, 28 e 31, che trattano del matrimonio di Isacco, figlio di Abramo, con Rebecca, figlia dell’arameo Betuel, e di Labano, padre di Rachele e Lia, fratello di Rebecca, anch’esso arameo, che diede le sue figlie in spose a Giacobbe, che a sua volta lo inganno;
  • i Numeri 23:7, che cita Balac, anch’esso arameo;
  • il Deuteronomio 23:4, dove si cita sempre un arameo, Balaam;
  • i Giudici 3:7-11, in cui si fa riferimento a quando i figli d’Israele cominciarono ad adorare gli idoli degli aramei, dimenticando Dio, e lo stesso avviene nel passo 10 del medesimo libro.

Ai riferimenti della lingua aramaica, usata da questo popolo per rivolgersi agli ebrei, si possono trovare nei libri di Daniele, Esdra e Geremia, scritti proprio in questa lingua. Che fosse una lingua “diplomatica” si hanno conferme anche nel libro dei Re e di Isaia.

Sembra che l’espressione “ebreo errante” sia stato riprese da quello dell’arameo errante. Lo stesso Abramo si può definire così, in quanto apparteneva ad una tribù seminomade, e sembra che fosse proprio originario della città di Ur, e da lì, dopo che Dio gli ordinò di lasciare la sua terra, si spostò a Canaan.

In sostanza, si può dire che sia il popolo ebraico che l’Islam, siano discendenti di quelli arameo, tramite Abramo, ed è sicuramente uno dei popoli più antichi citati nella Bibbia.

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