Degradè: che cos’è e come si esegue nel modo giusto?

Il degradè è una tecnica di colorazione dei capelli, molto amata anche dalla celebrità, che permette di ravvivare il colore dei capelli, rendendoli più lucenti, senza sembrare veramente tinti. Ma come si effettua questa tecnica? Chi può ricorrervi?

La tecnica

Questa tecnica è stata ideata ed usata nel 1999, da Claudio Mengoni, noto hairstyle. Fu lui a trovare un modo per schiarire i capelli, senza l’ausilio delle tinte o delle mesches. Questo effetto aveva l’enorme vantaggio di ridurre al minimo l’effetto della ricrescita.

Il degradè prevede diversi step, nel quale le ciocche di capelli da tingere devono essere suddivise per il loro spessore, in sei rettangoli diversi, che andranno tinti in maniera differente, a seconda dell’effetto che si desidera ottenere. Queste tipologie di tinta, si possono distinguere in base, Evolution, a zone, Young, Art e Twin.

A prescindere dalla tipologia, questo metodo di colorazione, è utile per evitare i problemi legati alla tintura. Infatti, i prodotti usati, addizionati con vari sostanze nutritive, per questo metodo non contengono ammoniaca, quindi il loro impatto sia sui capelli che sulla cute non è incisivo e quindi provoca meno stress. Inoltre, non vi è l’effetto ricrescita e può durare un semestre.

Per ottenere questo effetto, si può chiedere al proprio parrucchiere oppure procurarsi dei kit specifici. I costi possono variare a seconda del salone di bellezza a cui ci si rivolge, ma questa tecnica può partire da un minimo di cinquanta ad un massimo di novanta euro.

Chi può ricorrere a questa tecnica?

Il degradè è una tecnica che va bene per tutti i tipi di capelli, ma a seconda delle lunghezze, la tecnica da adottare sarà diversa. Con i capelli lunghi o medio-lunghi, si potrà optare per più tonalità, per valorizzarli al meglio ed aumentarne la sfumatura. Per i capelli corti, il discorso sarà del tutto diverso, ovvero si dovranno usare poche tinte, che potrebbero creare un effetto simile a quello delle mesches.

Se i capelli sono ricci, i colori andranno applicati solo su alcune ciocche, accuratamente selezionate, per ottenere una buona sfumatura, e lo stesso vale per quelli lisci, di cui si dovranno scegliere le ciocche più sottili.

Per ottenere una buona sfumature, è necessario modulare bene i colori. Con il biondo, si può variare da una tonalità più chiara ad una più scura, o al color miele o cenere, e ciò può andare bene per qualunque tipo di biondo o castano chiaro.

I capelli castani, invece, richiedono una base che vada da un’intensità di castano media ad un sottotono più scuro (dipende anche dalla scelta del cliente), per poi passare a sfumature più delicate, soprattutto sulle punte.

Se già tinti in precedenza, i capelli rossi dovranno avere una base naturale color castano scuro, per poi passare ad un colore ramato. Il colore nero dei capelli, invece, richiede sempre un’uniformità con il tono naturale.

Le combinazioni di sfumatura sono infinite. Diversi esempi, si possono trovare online, guardando foto di diverse VIP, come Rihanna, Jennifer Lawrence, Bianca Balti, Jessica Parker, Eva Longoria o Jennifer Lawrence.

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