Come recitare il rosario: ecco la guida completa

Il rosario è una pratica devota per la Madonna, che comprende la preghiera di 200 Ave Maria, alternate dal Gloria e dal Pater Noster, con la meditazione di venti Misteri, ossia venti avvenimenti importanti nella vita di Maria e Gesù. Per la recita di queste preghiere, si usa un oggetto devozionale, chiamato anch’esso “rosario”, ma come si esercita correttamente questa pratica?

Quando e da chi è stato introdotto il rosario

La pratica devozionale del rosario si è diffusa nel XVII secolo, dall’Ordine domenicano, ma si recitava già dal 1476, approvata dal cardinale Alessandro Nanni Malatesta, a nome del papa. Le sue origini più antiche, comunque, sembrano risalire al Duecento, sempre grazie a San Domenico e i monaci cistercensi.

I venti Misteri che si contemplano nella recita del rosario, sono:

  • l’Annunciazione dell’Angelo Gabriele a Maria;
  • la visita di Maria alla cugina Elisabetta;
  • la nascita di Gesù;
  • la presentazione di Gesù al Tempio;
  • il ritrovamento di Gesù al Tempio;
  • il battesimo di Gesù al fiume Giordano;
  • le nozze di Cana;
  • l’annuncio del Regno di Dio;
  • la trasfigurazione di Gesù;
  • l’istituzione del sacremo dell’Eucarestia;
  • l’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi;
  • la flagellazione di Gesù;
  • l’incoronazione di spine;
  • Gesù crocifisso;
  • l’agonia di Gesù sulla croce e la morte;
  • la resurrezione di Gesù;
  • l’ascensione di Cristo al cielo;
  • la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli;
  • l’assunzione di Maria al cielo;
  • l’incorazione di Maria.

I primi cinque di questi Misteri vengono definiti gaudiosi, dal sesto al decimo luminosi, dall’undicesimo al quindicesimo dolorosi e gli ultimi cinque gloriosi.

Come si recita il rosario

Prima di iniziare a recitare il rosario, bisogna farsi il segno della croce e recitare prima di tutto il Credo.

Ogni perla del rosario, corrisponde ad una preghiera, e si suddividono così:

  • un Padre Nostro;
  • tre Ave Maria;
  • un Gloria al Padre;
  • un Padre Nostro;
  • dieci Ave Maria;
  • un Gloria al Padre;
  • un Padre Nostro;
  • dieci Ave Marie;
  • un Gloria al Padre;
  • un Padre Nostro.

Dopo queste preghiere, si ripetono per cinque volte questa seguenza che segue:

  • l’enunciazione di uno dei cinque Misteri, relativi al giorno in cui recita la preghiera;
  • un Padre Nostro;
  • dieci Ave Maria;
  • un Gloria al Padre;
  • la preghiera di Fatima.

Vi sono, poi, le preghiere finali, che comprendono un Salve, o Regina, le litanie lauretane, un Padre Nostro, un Ave Maria ed un Gloria.

Alcune curiosità sul rosario

Ci sono diverse curiosità attorno alla pratica del rosario. Ad esempio, che alcuni papi ne hanno descritto l’importanza in alcune delle loro opere. Leone XIII (1810-1903) vi ha dedicato undici encicliche e nella prima, dichiara che ottobre è ufficialmente il mese dedicato al rosario.

Giovanni Paolo II, invece, vi ha scritto un capolavoro, “Il rosario della Santissima Vergine Maria“, nel quale ha incluso i “Nuovi Misteri Luminosi”, la cui introduzione fu già suggerita nel 1937 dal carmelitano George Preca, che venne poi beatificato dal papa polacco.

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