Sarà capitato di vedere, in qualche foto, il papa con un berretto rosso. Ebbene, quel berretto si chiama camauro, e viene usato non per motivi liturgici, ma come semplice berretto invernale dei pontefici. Ma qual’è la sua storia?
La storia del camauro
L’uso iniziale del berretto papale rosso, risale al XII secolo, ed è durato fino al Settecento. Questo copricapo deve il suo nome al cammello, perché sembra che nel Medioevo fosse realizzato proprio con il pelo di questo animale. Camauro, infatti, è la traduzione moderna della parola latina camelaucum, evoluzione a sua volta della parola greca kamelaùchion, che si traduce letteralmente con “berretto in pelo di cammello”. Successivamente, è stato realizzato con del velluto rosso, e bordato di piume di cigno o ermellino bianco.
Dopo il Settecento, è stato usato da papa Leone XIII (1810-1903), Giovanni XXIII (1881-1963) e da Benedetto XVI, che lo ha indossato solo nel 2005. Quest’ultimo creò un certo scalpore, visto che quel copricapo non era usato da più di quarant’anni, ma il pontefice spiegò che lo aveva indossato solo perché aveva freddo in testa e visto che c’era, ha deciso di usare il camauro. Da allora, tuttavia, non l’ha più indossato, per evitare altri scalpori.
Il camauro rimesso in auge da Giovanni XXIII
Nell’ultimo secolo, ad aver usato di più il berretto rosso papale è stato sicuramente Giovanni XXIII, che sembrava metterlo in contrasto anche con il suo predecessore, Pio XII. Se quest’ultimo ha mantenuta un’aria più “diafana”, papa Roncalli, con i suoi gesti, compreso l’indossare questo copricapo, sembrava più voler rimarcare le sue origini più semplici.
Il papa buono portò questo copricapo anche sul suo letto di morte, come si è potuto vedere dalla sua salma, che prima era esposta nella cappella di San Girolamo, all’interno della basilica di San Pietro, fino a che non è stata trasferita di nuovo nel suo paese di origine, Sotto il Monte, nel 2017.
Il berretto rosso papale nell’arte
Di come veniva usato il camauro, si può vedere anche tramite i quadri che ritraggono i papi. Ad esempio, dei ritratti di Giulio II e Leone X, entrambi ritratti di Raffaello e conservati della Galleria degli Uffizi, a Firenze.
Girando sul web, si può anche trovare un’illustrazione della morte di Pio XI, che indossava proprio il camauro sul letto di morte, mentre Eugenio Pacelli, allora camerlengo, lo stava tastando con un martelletto d’argento sula fronte, per ricalcare un rito in cui si chiamava per tre volte il papa con il nome di battesimo, per accertarsi che fosse realmente morto. Di papa Pio XI, con questo copricapo, era uscita anche una foto sul Corriere della Sera, dove si annunciava la morte del pontefice e la sua traslazione, e a mostrare cordoglio al pontefice, c’erano anche il sovrano e Benito Mussolini.