Sui vari social network si possono trovare le più diverse faccine, o emoji, da aggiungere al proprio messaggio, ma come trovarle su Snapchat? Quali sono quelle usate su questa applicazione?
Cos’è Snapchat?
Snapchat è un’applicazione multimediale, ideata per smartphone e tablet, da un gruppo di studenti americani nel 2011. Oggi è noto per la creazione dei messaggi multimediali, chiamati “snap“, che includono una foto o un video corto (non più di dieci minuti), che si può modificare a proprio piacere, con altre immagini e filtri vocali. Per installarlo, basta scaricare l’applicazione sul proprio dispositivo, e i messaggi rimangono visibili solo per ventiquattro ore, ma dal 2016 vi è stata introdotta la funzione “Ricordi“, che permette di salvare i video e le foto realizzate.
Ad usarlo sono soprattutto i giovani, tra i quattordici e i vent’anni, ma non è solo dedicato a questi ultimi. Oggi si può includere tra i social più usati, come Facebook, Twitter ed Instagram. In Italia, si contano più di 600,000 utenti che lo usano, e la maggior parte di essi (più del 60 %), sono ragazzi tra i sedici e i ventiquattro anni.
Dove si trovano gli emoji e quali sono quelli più usati
Tra i filtri, gli effetti 3D ed altri elementi che permettono di modificare a proprio piacimento le foto o i video su Snapchat, non possono certo mancare le faccine divertenti, ovvero gli emoji, presenti anche su altri social. Per trovarli basta andare sul menu, nell’opzione per editare la foto, poggiare sopra due dita per allargare o stringere lo schermo, allo stesso modo in cui si attiva lo zoom per le foto, e scegliere le faccine animate preferite.
Fare una vera e propria classica degli emoji più usati su Snapchat è difficile, ma online sono state pubblicate delle classifiche di quelle più utilizzate al mondo. Ai primi posti, sembrano esserci quegli emoji che esprimono emozioni, dal riso al pianto, e tra le non faccine vi è il cuore rosso. C’è da dire che alcune espressioni delle faccine ed alcune icone, vengono fraintese: ad esempio, l’emoji con le mani congiunte, indicano grazie e per favore (secondo la cultura giapponese, in particolare), ma vengono fraintese come un gesto di supplica.