Siben compresse: che cos’è? A che serve?

Il Siben è un integratore in compresse, usato per infiammazioni ed ematomi. Ma da che cosa è composto? Quante compresse bisogna assumerne? Ha degli effetti indesiderati? Per saperlo, basta continuare a leggere questa pagina.

Che cos’è e quali sono i suoi componenti

Siben è un integratore a basi di estratti vegetali, e per la precisione da bromelina, un enzima presente nel succo e nel gambo nell’ananas, e la boswellia, una pianta i cui estratti sono noti per le proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Ed è proprio per le infiammazioni alle articolazioni che viene usato questo integratore, che sembra si sia dimostrato efficace, e sembra che abbia un’azione benefica anche per il sistema respiratorio e il tratto urogenitale. Viene anche prescritto per far riassorbire gli ematomi, la cui comparsa è dovuta a dei traumi o a delle operazioni chirurgiche.

Tuttavia, bisogna ricordare che non è un farmaco, ma per la sua composizione può essere assunto anche da chi soffre di diabete e da chi ha intolleranze al lattosio e al glutine.

Le sue dosi, i suoi costi e controindicazioni

Ogni confezione di Siben contiene venti compresse, ed il suo costo è di circa 17,50 euro, ed essendo un parafarmaco non si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi. Tuttavia, si può acquistare anche su siti di e-commerce, a un prezzo scontato.

Se ne deve assumere una compressa al giorno, lontana dai pasti, per almeno una decina di giorni (ma questa durata può variare a seconda di cosa indica il medico). Non ha delle controindicazioni particolare, ma si consiglia comunque di non superare la dose indicata, di non considerarlo un sostituito del pasto e di tenerlo fuori dalla portata dei bambini che non hanno più di tre anni. Se una donna è in stato di gravidanza o allatta, dovrebbe consultare il proprio dottore, prima di cominciare ad assumerlo.

C’è da dire che la bromelina al suo interno, potrebbe interferire con alcuni antibiotici, ad esempio la tetraciclina e l’amoxicillina, oppure con gli anticoagulanti e gli antiaggreganti, visto che rallenta la coagulazione del sangue. Bisogna evitarla anche se ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico programmato. L’altro componente dell’integratore, la boswellia, invece, non sembra interagire con altri farmaci e non ha particolari controindicazioni, ma in rari casi può causare effetti collaterali come la nausea, la diarrea ed eruzioni cutanee.

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