Quando viene sospesa la patente, per molti guidatori si presentano i più vari problemi, ma quando si verifica una sanzione del genere? Come si fa a togliere questa sospensione? E a quali sanzioni si può ricorrere se si guida durante la sospensione?
Quando viene sospesa la patente
La sospensione della patente è una sanzione che viene emessa per diverse violazioni alla Codice della Strada, come:
- il superamento del limite di velocità, generalmente più dei quaranta ai i sessanta chilometri all’ora, che prevede una sospensione che va uno a tre mesi, oppure dai tre ai sei mesi se si è dei neopatentati, oppure dagli otto ai diciotto per i recidivi. Se si oltrepassano i sessanta chilometri, aumentano anche le sanzioni;
- delle lesioni personali colpose a causa di un incidente stradale, il cui periodo di sospensione è stabilito dal Prefetto;
- la guida sotto l’influenza di droghe o alcool, ed in questo caso la sospensione può estendersi per uno o due anni, soprattutto se il guidatore si rifiuta di sottoporsi al test.
La sospensione della patente viene decisa dal Prefetto locale, che lo comunica alla Motorizzazione. Al termine dei tempi di sospensione, si può richiedere nuovamente la patente alla polizia locale, presentando il proprio documento d’identità. Se la sospensione è avvenuta per via una idoneità psico-fisica a guidare, sarà necessario mostrare alle autorità anche un certificato medico, per attestare le proprie capacità di guida.
Le sanzioni per la guida con patente sospesa
Chi decide comunque di guidare con la patente sospesa, può aspettarsi le varie sanzioni previste dalla legge. Tra questi provvedimenti, decisi dal Ministero dei Trasporti, sono previsti:
- la revoca della patente, ovvero la vera e propria cancellazione della patente, e non si potrà richiedere per altri due anni (tre se la causa della sospensione era l’assunzione di sostanze stupefacenti);
- una multa, che va dai 2050 ai 8202 euro, a seconda dei casi;
- fermo del veicolo per tre mesi.