Come funziona il ricongiungimento familiare e chi ne ha diritto

Gli stranieri che possiedono un regolare permesso di soggiorno possono richiedere il ricongiungimento familiare. Si tratta di una procedura che consente di portare la propria famiglia in Italia, per riunirsi legalmente ai propri cari.

Tuttavia, questa condizione richiede il possesso di determinati requisiti, aspetti che devono essere valutati con attenzione per rispettare quanto stabilito dalle norme di legge. Ecco come funziona il ricongiungimento familiare, chi ne ha diritto e quali sono i documenti necessari.

Quando è possibile richiedere il ricongiungimento familiare?

Per capire meglio le dinamiche del ricongiungimento familiare degli stranieri in Italia una guida utile è quella proposta da infoimmigrazione.com, un portale online che offre supporto a tutti gli immigrati in Italia rispondendo a specifiche necessità informative. Nel dettaglio, gli esperti segnalano come per richiedere il ricongiungimento familiare lo straniero che risiede in Italia debba possedere una delle seguenti tipologie di permesso di soggiorno.

In particolare, la legge consente questa procedura a chi ha un permesso di soggiorno UE, rilasciato per stranieri che risiedono in un Paese dell’Unione Europea per un lungo periodo, oppure un permesso di soggiorno con durata di almeno 1 anno. In alternativa, possono usufruire del ricongiungimento familiare gli stranieri con un permesso per lavoro subordinato o autonomo, oppure con permesso per asilo politico.

Sono accettati anche permessi per protezione sussidiaria, uno status che consente di soggiornare legalmente in Italia per 5 anni, un documento rinnovabile alla scadenza che offre accesso allo studio e al lavoro. Inoltre, il ricongiungimento familiare è concesso, in presenza dei requisiti di legge, anche agli stranieri regolarmente residenti in Italia con un permesso per motivi di studio, religiosi o familiari.

Come specificato dal sito online della prefettura, per poter richiedere il ricongiungimento familiare si devono rispettare ulteriori requisiti. Ad esempio, bisogna avere un alloggio adeguato per ospitare i propri familiari, un reddito minimo annuo di valore pari almeno all’assegno sociale incrementato della metà per ogni familiare a carico, con importi di riferimento per il 2022 pari a:

  • reddito annuo di almeno 9.199,17 euro per il ricongiungimento di 1 familiare;
  • reddito annuo di almeno 12.158,90 euro per il ricongiungimento di 2 familiare;
  • reddito annuo di almeno 15.198,62 euro per il ricongiungimento di 3 familiare;
  • reddito annuo di almeno 18.238,35 euro per il ricongiungimento di 4 familiare;
  • reddito annuo di almeno 21.278,07 euro per il ricongiungimento di 5 familiare.

Procedura e documenti per il ricongiungimento familiare

Con il ricongiungimento familiare lo straniero residente in Italia può portare nel nostro Paese il coniuge, un partner con il quale ha un vincolo di unione civile, i figli minorenni o maggiorenni a carico, i genitori a proprio carico e gli ascendenti diretti di primo grado. Per la richiesta serve innanzitutto il nulla osta, rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione del Ministero dell’Interno.

La procedura si gestisce attraverso una domanda online, la quale deve essere inoltrata dal cittadino straniero legalmente residente in Italia che vuole avvalersi del ricongiungimento familiare. Per ottenere questo certificato bisogna fornire una serie di documenti, tra cui una copia del permesso di soggiorno, una copia del passaporto, il proprio codice fiscale italiano, lo stato di famiglia e una copia del passaporto dei familiari, pagando anche una marca da bollo di 16 euro.

Bisogna anche dimostrare il possesso degli altri requisiti previsti dalla legge, in merito all’alloggio idoneo e al reddito. Una volta ottenuto il nulla osta, questo documento deve essere presentato dai familiari del richiedente al consolato italiano del proprio Paese estero, affinché le autorità preposte effettuino le opportune verifiche e rilascino i relativi visti di ingresso, con i quali i familiari dello straniero possono entrare legalmente in Italia e ricongiungersi al proprio caro.

La digitalizzazione della procedura ha consentito di ridurre le tempistiche per il rilascio del nulla osta, tuttavia bisogna considerare una durata di circa 90 giorni per la produzione di questo documento dal momento dell’invio della domanda. Il nulla osta ha una validità di 6 mesi, mentre il successivo visto di ingresso viene rilasciato in circa 30 giorni dall’autorità consolare, quindi ci vogliono all’incirca 60 giorni per ottenere il permesso di soggiorno.

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