E’ sicuramente importante sapere quali sono i limiti di velocità, e nell’articolo 142 del Codice della Strada, si possono trovare le informazioni necessarie, riassunte anche in questa pagina. Buona lettura!
Come è suddiviso l’articolo 142
L’articolo 142 del Codice Stradale è suddiviso per dodici paragrafi, di cui il primo include la velocità massima da non superare sulle strade, nonché in alcune circostanze, come nei casi di precipitazioni atmosferiche. Il paragrafo successivo descrive quali sono i limiti che possono fissare i proprietari di strade private.
Nel terzo paragrafo vengono invece riportate la velocità massima dei vari veicoli, e a seguire, nei successivi paragrafi, sono descritte le varie apparecchiature usate per monitorare la velocità dei veicoli e le loro postazioni. Ad esempio, i ciclomotori non possono superare i quarantcinque chilometri orari. Nell’ultima parte dell’articolo, invece, vengono riportate le sanzioni e come vengono usate i soldi delle multe.
Le sanzioni
La cifra delle multa per limite di velocità varia a seconda del veicolo e del numero di chilometri orari superati. Nel paragrafo 7, ad esempio, si stabilisce che chiunque non osserva i limiti minimi di velocità di non oltre dieci chilometri orari, dovrà pagare una somma che può variare dai 42 ai 173 euro. Se invece si superano questi dieci chilometri, la cifra potrà salire dai 173 ai 694 euro. Sempre a seconda della gravità della violazione, la patente potrà essere sospesa per un periodo che può durare da un mese a due anni.
Ogni ente locale, poi, deve trasmettere l’ammontare di queste multe, entro il 31 maggio di ogni anno, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed al Ministero dell’interno, in modo da calcolare una percentuale e valutare le quote da versare a tali ente per migliorare i servizi di monitoraggio.