La bulimia è un disturbo alimentare in cui chi ne è affetto mangia voracemente fino a indursi il vomito. Secondo degli studi pubblicati, in Italia sono circa tre milioni le persone affette da questo problema, e i più colpiti sono gli adolescenti, in particolare le ragazze, e sono sempre i soggetti femminili a soffrirne tra gli adulti. Ma quali sono i danni provocati da tale problema? Cosa fare?
Cause e danni della bulimia
Come per l’anoressia, le cause della bulimia sono psicologiche. Chi ne soffre può aver subito abusi o traumi, oppure avere problemi di ansia e bassa autostima. Nel caso della bulimia nervosa, essa può essere preceduta anche dall’anoressia.
I danni che può subire il corpo dal vomito dovuto all’eccessiva ingestione di cibo, a lungo andare, non sono certi indifferenti. A cominciare dai problemi all’intestino, che portano a gonfiori, emorroidi, diarrea o stitichezza. Lo sforzo fisico del vomito, poi, provoca debolezza cronica. A esserne danneggiati sono anche i denti, che perdono lo smalto a causa dell’erosione dentale e quindi sono più soggetti a carie. Un altro dei suoi effetti è la perdita di calcio, che un giorno può portare a malattie e disturbi delle ossa. Si va a creare anche uno squilibrio degli elettroliti, causa di problemi cardiaci e vasi sanguigni rotti negli occhi, che inevitabilmente si arrossano.
Le cure
Un problema come la bulimia richiede un trattamento psicologico, che non è certo uguale per tutti. La sua durata e i colloqui con un terapeuta sono sicuramente differenti, ma non si esclude che si possa optare per una terapia di gruppo.
Il cibo, per i bulemici, è come una droga, e il percorso di guarigione, secondo alcuni dati, dura almeno un paio di anni, ma i gruppi e le associazioni che possono aiutare a combattere tale disturbo non sono pochi, a cominciare dall’AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso), indipedente e senza fini di lucro, con centri in Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Calabria e Sicilia.
Che una persona attorno a noi soffra di un tale problema si può capire non solo dai cambiamenti fisici, ma anche da alcuni comportamenti, come cambiamenti repentini dell’umore e del fatto che a tavola non mangia: i bulimici, infatti, mangiano quando sono da soli. La cosa migliore da fare, in questi casi, è rivolgersi a un medico e chiedere come agire, ma si può contattare anche il numero verde 800180969, indicato per questo genere di disturbi. Programmi di prevenzione, attualmente, si tengono anche nelle scuole.
Una testimonial delle campagne contro la bulimia, nota al pubblico, è Ambra Angiolini, che ha scritto un romanzo su questo problema, di cui ha sofferta, ma da cui è uscita grazie anche alla nascita dei suoi figli, in quanto, come ha dichiarato, la sua era una “fame d’amore”.