Centro culturale Heydar Aliyev: di cosa si occupa?

Il centro culturale Heydar Aliyev è una struttura culturale, situato nella città di Baku, nella Repubblica dell’Azerbaigian (regione del Caucaso), progettato dall’architetto Zaha Hadid, chiamato così in onore dell’omonimo ex Presidente del paese. Ma di cosa si occupa questo complesso?

La sua storia e la sua descrizione

Zaha Hadid vinse il concorso bandito nel 2007, per progettare questa struttura, realizzata in cemento e con un telaio tridimensionale, che sostengono entrambi la superficie, realizzata con dei materiali che permettono di conferire all’edificio una forma plastica. Questo centro sorge presso la cima di una collina artificiale, nell’area più moderna della città di Baku, vicino a residenze, uffici e zone commerciali, collegata all’area stradale che conduce all’aeroporto della città. Venne aperto ufficialmente nel 2012, e la sua superficie è in totale di 101.801 metri quadrati.

L’edificio ospita un auditorium, una biblioteca, un museo, dei caffè e degli spazi semipubblici, ed è al centro della vita intellettuale della città.

Di cosa si occupa

Dal 1991, l’Azerbaigian ha cercato di discostarsi sempre di più dall’Unione Sovietica, ed il progetto del centro rientrava nei programmi culturali del paese, già con la sua architettura (diversa da quella del regime precedente), dalle forme più fluide.

La parte più caratterizzata, di questo edificio, è sicuramente l’auditorium, con mille posti disponibile, dove si può assistere a una geometria vorticosa, che sembra una tenda mossa dal vento, in quercia bianca americana. Guardando le sue foto, si può già capire quanto questa sala sia suggestiva, soprattutto durante un concerto.

La biblioteca, invece, è situata al lato nord, corrispondente alla facciata vetrata, e si estende per otto piani. Nel lato sud, invece, si trova il museo, che ospita collezioni di stato, ed è collegato ad una grande scala, che porta a più livelli che lo ospitano. Sia la biblioteca che il museo sono collegati da rampe, e la biblioteca è, a sua volta, connessa con una sala conferenze, che ospita tre sale di dimensioni differenti, annesse alla piazza, in modo da avere più posti per sedersi.

L‘archivio e i piani con le sale di lettura sono situati in spazi “impilati” uno sull’altro, avvolti in pieghe delle superfici esterne.

Oltre all’ingresso principale, che si trova tra il museo e la biblioteca, vi è anche un ingresso secondario, a nord dell’edificio, collegato al paesaggio.

In pratica, questo centro è uno dei luoghi “simbolo” del distaccamento dell’Azerbaigian dall’Unione Sovietica, e rappresenta anche il futuro culturale per un paese che vuole entrare in una nuova era.

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