Non mancano di certo le agenzie e gli annunci (online e non) con cui si può cercare una baby-sitter per i propri figli. Ma come scegliere quella giusta? E quanto bisogna pagarla?
I criteri con cui scegliere la baby-sitter
Per le mamme che lavorano, le tate sono sicuramente indispensabili, ma lo stesso vale anche per i genitori a cui servono saltuariamente. Ma come si sceglie quella giusta, a prescindere dai canali usati per trovarla?
Prima di tutto, bisogna vedere come si presente l’aspirante baby-sitter, come per tutti i colloqui di lavoro. E’ ovvio che la persona in questione deve avere un aspetto curato, e bisogna fare attenzione che non sia una fumatrice e parli con il tono giusto, e con un italiano corretto, in particolare se il proprio bambino sta ancora imparando a parlare. C’è anche chi sceglie una tata inglese o che parli inglese, in modo che i propri figli diventino bilingue.
Naturalmente, è bene controllare le referenze, scegliendo una persona che abbia già avuto a che fare con bambini al di sotto dei dieci anni, ed è necessario informarsi con che fascia d’età abbia già lavorato. L’età migliore per gestire un bambino è tra i 25 e i 45 anni, ma nel caso di un neonato va bene anche una persona matura, tra i 28 e i 55 anni.
Una volta scelta la baby-sitter è necessario istruirla, non solo sulle abitudini dei bambini (comprese quelli alimentari) e su eventuali esigenze mediche. E’ bene anche che sappia cosa fare se il bambino fa i capricci. Senza esagerare, gli si può chiedere di svolgere delle mansioni casalinghe. Nel caso di neonati e bambini piccoli, è bene affiancare la baby-sitter per un mese, se possibile, in modo che i piccoli si abituino a stare da soli con lei, magari organizzando qualche visita a sorpresa.
La paga della baby-sitter
Secondo dei dati, la tariffa media di una baby-sitter è di 8,30 euro l’ora, ma tale cifra può variare a seconda anche delle città e al numero di bambini di seguire (è possibile che la cifra, in questo caso, venga ritoccata del 20 o 30 % in più), nonché dalla loro età.
Lo Stato, comunque, fornisce agevolazioni anche in questo caso, come il Bonus Baby Sitter, a cui hanno diritto i lavoratori autonomi, quelli iscritti alle gestione separata INPS, i dipendenti del settore sanitario, il personale di polizia locale e quello di altri comparti di sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato nei casi di emergenza da Covid-19, che abbiano dei figli al di sotto di 14 anni o figli disabili, a prescindere dell’età. La domanda per questo bonus si può effettuare in telematica sul sito dell’INPS, e l’importo massimo previsto è di 100 euro a settimana, che vengono erogato sul Libretto di famiglia.