Un contratto di locazione relativo a una villa o a qualsiasi altro tipo di abitazione in affitto presuppone un rapporto tra l’inquilino e il proprietario, che rappresentano le due parti dell’accordo. Come è ovvio, tutte e due le parti agiscono con l’obiettivo di difendere i propri interessi e di evitare inconvenienti, onorando i doveri sanciti. Il proprietario, in particolare, ha paura che l’inquilino non pagherà: il problema è che un eventuale procedimento di sfratto si caratterizza per tempi estremamente lunghi. Un immobile sfitto, tuttavia, è molto gravoso dal punto di vista delle imposte che devono essere pagate: questo è il motivo per il quale tenere vuota una casa non è mai vantaggiosa.
Che cosa può fare il proprietario
I proprietari di ville in affitto hanno tutto il diritto di informarsi a proposito dei futuri inquilini e, in particolare, della loro stabilità lavorativa: ecco perché hanno la facoltà di domandare agli aspiranti conduttori una copia della loro busta paga più recente o, in alternativa, della loro ultima dichiarazione dei redditi, in modo tale da potersi assicurare una certezza del pagamento. Un accorgimento ulteriore che può essere utile adottare consiste nella richiesta di una fideiussione bancaria, grazie alla quale i canoni arretrati possono essere riscossi direttamente dalla banca nel caso in cui l’inquilino si dovesse rivelare insolvente.
Tale procedura chiama in causa la cosiddetta fideiussione a prima richiesta, ed è indispensabile che essa includa la clausola, dal momento che in caso contrario il credito non potrà essere riscosso dal proprietario prima che la banca lo abbia fatto con il debitore. I possessori di ville in affitto per tutelare sé stessi e i propri affari possono anche prendere in considerazione l’ipotesi di sottoscrivere una polizza assicurativa di affitto, con la quale non solo sono coperti i danni eventualmente subiti, ma anche il pagamento fino a un massimo di 12 mensilità arretrate e le spese legali. Ciò che conta è che ogni aspetto sia messo per iscritto: al di là del contratto, è utile farlo con un inventario relativo alle condizioni della casa, proprio per fare in modo che in presenza di danni provocati dall’inquilino ci si possa tutelare.
Gli inquilini
Chi è in cerca di una villa da prendere in affitto può dare un’occhiata al sito https://www.italy-sothebysrealty.com/it/default.aspx. Ma quali sono le azioni che i conduttori possono mettere in atto per difendere i propri interessi? Il versamento della caparra e della prima mensilità è, nella maggior parte dei casi, indispensabile per prendere possesso dell’abitazione. Qualche campanello di allarme dovrebbe suonare di fronte a un canone di locazione che risulta molto basso, o addirittura troppo, specialmente se confrontato con la media dell’area di riferimento: ecco spiegato il motivo per cui non fa mai male eseguire a riguardo una ricerca di mercato.
Visitare l’immobile
Non è mai inutile visionare l’immobile a cui si è interessati, allo scopo di controllare che gli impianti funzionino in modo adeguato e che le tapparelle e i rubinetti non abbiano problemi. Un suggerimento da tenere a mente è quello che prevede di accertare la corrispondenza tra i metri quadri reali e i metri quadri dichiarati, così come la corrispondenza tra la destinazione d’uso e la categoria catastale. Dopo che l’immobile è stato trovato, nessuna somma di denaro va versata prima che il contratto sia stato sottoscritto.
Quando, poi, l’accordo viene effettivamente stipulato, non bisogna dimenticare di farsi rilasciare una ricevuta relativa alla cauzione che è stata versata, e che non può essere superiore alle tre mensilità. Così, si può essere certi che la stessa sarà restituita nel momento in cui l’immobile sarà rilasciato, ovviamente tenendo conto degli interessi che saranno stati maturati nel corso degli anni.