Nell’antica Roma, il cibo era legato al mondo dei morti. Rappresentava un’usanza comune offrire da mangiare nel corso dei riti funebri. La motivazione non si riduceva al dare onore alla fame dei poveri cari, ma anche allontanare il presagio di morte. Questi banchetti non avvenivano però solo ed esclusivamente durante la cerimonia, perché i parenti dei poveri cari utilizzavano realizzare dei veni a propri pic-nic vicino alla tomba, affinché il defunto fosse nelle condizioni di continuare a vivere. Solitamente nelle serie tv americane, il banchetto è rappresentato come un momento di grande convivialità nonché di riflessione relativamente alla vita del caro. Oggi esistono diverse parti d’Italia per cui il cibo, come ceci, fagioli e legumi vari rappresentino un augurio da donare ai parenti che stanno vivendo il lutto. Venivano inoltre donate le verdure a baccello, perché si pensava che queste piante avessero un fusto privo di noduli e che dunque fossero un collegamento diretto tra la terra e l’oltretomba.
La torta dell’anima
Nel corso del Medioevo, nella maggior parte dell’Europa del nord si realizzava una torta chiamata “soul cake”, un residuo delle focacce dolci che si realizzavano anticamente. Questa torta era realizzata con del pane dolce, uva sultarina o bacche di ribes. I bambini più legati al dolce, dovevano mettere in pratica il “souling”, ovvero l’andare di porta in porta chiedendo un pezzo di torta. Per ogni fetta che veniva concessa, era necessario pregare per l’anima di un parente venuto a mancare. Di fatto quella della soul cake, rappresenta un’usanza molto simile a quella americana del dolcetto o scherzetto.
Hungry Ghosts
Nel mondo orientale esiste una specifica festa che si festeggia a fine agosto e il cui nome è Hungry Ghosts Festival, chiamata anche la festa degli spiriti affamati. Per un mese intero tutti i quartieri addobbano altari pubblici, in ogni angolo della città con tantissime offerte sul settore del cibo, degli incensi, delle candele, dei fiori e delle bandierine. Vengono realizzati poi una sfilza di oggetti di carta come le scarpe, i vestiti e gli oggetti di uso quotidiano, con soldi finti la cui fine sarà quella di essere bruciati in un grande falò.
Templi buddhisti e induisti, garantiscono quantità sostanziose di incensi ai fedeli e tutta la festa è carica della comunione tra chi è vivo e chi invece è morto. Il cibo diventa mediazione, trampolino di lancio per una comunicazione tra mondo immateriale e mondo fisico.
Conoscere gli usi e i costumi dei riti che esistono per celebrare gli eventi della vita umana, è da sempre competenza delle pompe funebri a Roma Cattolica San Lorenzo, che ogni giorno si impegna a capire le esigenze delle sua clientela.