L’ingegnere è un professione che progetta, realizza e gestisce strutture, impianti e macchine usando conoscenze di fisica, matematica e chimica, e quando emette la fattura deve considerare vari elementi e passaggi. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.
La fattura
Gli ingegneri sono sempre obbligati ad emettere fattura per i loro servizi, ed in essa non devono mancare alcune informazioni, secondo la legge, ovvero:
- i dati personali, ovvero nome, cognome, indirizzi, partita IVA e codice fiscale sia dell’ingegnere che del cliente;
- la data della fattura, ovvero la sua emissione;
- il numero del documento, univoco;
- la descrizione del servizio, e ovviamente anche il suo valore, che deve essere separato dall’aliquota;
- gli sconti, se si possono applicare;
- il totale del servizio, o totale imponibile;
- il totale IVA;
- il totale documento.
Sempre per legge, se l’importo non supera i cento euro, tale fattura può essere semplificata, e riportare solo la partita IVA o il codice fiscale, il numero identificativo IVA, la residenza se si risiede in un altro stato dell’Unione Europea, la base imponibile dell’importo e l’aliquota necessaria per calcolare l’IVA.
Sono quattro i tipi di fattura che l’ingegnere può emettere, ovvero:
- la fattura immediata, emessa quando il servizio viene effettuato o venduto il prodotto;
- la fattura differita, che viene emessa in un momento successivo al termine della prestazione lavorativa, e tale scadenza è fissata al giorno 15 del mese successivo;
- la fattura proforma, che non ha valore fiscale e viene usata dal professionista o dal venditore per comunicare il valore dei beni o prestazioni, e nel documento bisogna specificare che è questo tipo di fattura;
- la fattura accompagnatoria, con tutte le informazioni necessarie all’emissione di un documento di trasporto, oltre che a quelle della normale fattura, nel caso di vendita di un bene.
Altre informazioni
Ogni fattura di un ingegnere contiene anche una voce del contributo della cassa previdenziale, a fini pensionistici, per chi è iscritto all’albo, ed ogni importo va calcolato solo se il cliente è titolare di un IVA, e sul compenso, infatti deve comparire una percentuale del 20 % che va a diminuire il totale della somma.
Se l’impresa dell’ingegnere ha un regime forfettario, non si deve calcolare la ritenuta di acconto, e se l’importo supera i 77,47 euro bisogna applicare la marca da bollo del valore di due ore. La normativa stabilisce anche una determinata dicitura da apporre. Sempre nella fattura vanno inserite anche i rimborsi delle spese.