Nel vasto panorama dell’antica Roma, tra le molte figure che popolavano l’arena, l’auriga occupava un posto di rilievo. Questi abili conduttori di cocchi erano al centro di una delle attività più amate dai Romani: le corse dei carri. L’importanza culturale e sociale delle corse era immensa, e l’auriga, con il suo ruolo cruciale, non solo era visto come un atletico maestro della velocità, ma anche come un simbolo di abilità e coraggio.