Saldare il conto alla caselle presente nelle autostrade è obbligatorio e mancare di pagarlo equivale a un infrazione per cui si può essere multati. Ma come avviene, di solito, il mancato pagamento? E come si può rimediare.
Quando non si paga il casello
Al casello, il pedaggio si paga, di solito, in denaro, ed il casellante emette uno scontrino, ma in altri, che riporta la somma, il numero di targa dei veicolo, la data e l’ora di emissione, e la località in cui si entra e si esce. Tale somma varia a seconda del percorso, ma può variare da 1,03 a 1,20 euro. Ma nel caso che ci si dimentichi di ritirare o perde il biglietto, si può venire addebitato la tratta più lunga. Può capitare anche per chi paga con carta di credito, che il suddetto pagamento non avvenga, per via di un mancato funzionamento e quindi il pedaggio non risulta pagato.
In qualunque caso, il mancato pagamento può configurare come insolvenza fraudolenta, e si può venire condannati con una multa, e le Autostrade per l’Italia, per recuperare il credito, inviano una raccomandata. Attualmente, con l’emergenza COVID-19, le ambulanze sono state esonerate dal pagamento del pedaggio.
Come si soddisfa il mancato pagamento
Per pagare la somma dovuta, si può optare per:
- un pagamento online sul sito di Autostrade per l’Italia, tramite carta di credito;
- pagamento tramite bonifico bancario, a favore delle società sempre indicate sul sito di Autostrade per l’Italia, fatta eccezione per la Tangenziale di Napoli;
- pagare il pedaggio con 40,000 punti Sisal, metodo introdotto di recente, con due euro a titolo di commissione;
- rivolgersi direttamente ad un operatore delle Autostrade, soprattutto se si è in gruppo.
Se non si riesce a pagare la somma sullo scontrino entro quindici giorni dalla sua emissione, altrimenti si rischia una multa che può variare dagli 87 ai 345 euro, e possono essere decurtati due punti sulla patenta di guida.