Il ritmo cardiaco accelera se ci si spaventa, si corre o ci si emoziona, e rallenta quando si è calmi o si dorme, ma se è disordinato e lascia la sensazione di avere “il cuore in gola”, si può parlare di fibrillazione atriale, un’aritmia dell’atrio sinistro (la camera alta del cuore), rendendo i battiti accellerati e irregolari. Ma cosa lo causa? C’è un modo per prevenire questa sensazione e ulteriori problemi?
Le causa e i sintomi
Non è del tutto chiaro cosa causa la fibrillazione atriale, ma è noto che si verifica soprattutto dopo i sessant’anni, quindi quando il cuore invecchia e con esso il suo sistema elettrico che regola i battiti. Esso può essere il primo dei sintomi di altre patologie cardiache, soprattutto se si segue uno stile di vita irregolare.
I sintomi di questa aritmia, poi, non sono sempre facile da riconoscere, perché sembra che solo alcune persone notano che il proprio cuore batte in maniera irregolare, accompagnato da fiato corto, vertigini e capogiri. Ma questi sono tutti dei disturbi sfumati, e per questo si dovrebbe imparare a contare i propri battiti cardiaci. Un ritmo cardiaco nella norma, infatti, si aggira attorno ai 60 e 80 battiti al minuto.
Quindi, chi ha più si sessant’anni e avverte questo “cuore in gola”, dovrebbe farsi controllare periodicamente da un medico, soprattutto se esso si manifesta in maniera casuale o magari anche mentre si riposa, quando si dorme. Per diagnosticare il problema, poi, servirà un’esame con un elettrocardiogramma.
Cure e consigli da seguire
Se riconosciuta in tempo, la fibrillazione atriale può essere tenuta sotto controllo, e in alcuni casi i medici possono prescrivere dei farmaci antiaritmici, in grado di regolare i ritmi cardiaci, oppure degli anticoagulanti, che aumentano il flusso del sangue in modo da evitare emboli o trombi, o dei beta-bloccanti, capaci di rallentare la frequenza cardiaca. Di frequente, se il problema si aggrava, si effettua anche una cardioversione elettrica, una tecnica che prevede l’uso del defibrillatore che interrompe tale aritmia. In alcuni pazienti selezionati, generalmente giovani, si può effettuare un’ablazione transcatetere, una procedura invasiva nel quale si inseriscono dei cateteri del cuore.
Tuttavia, anche con le terapie i sintomi non scompaiono mai del tutto, e i dottori consigliano, per evitare ulteriori problemi, di seguire uno stile di vita più sano, che comprende fare una dieta povera di grassi e cibi di origine animale, eseguire una regolare attività fisica (bastano anche delle camminate giornaliere), non fumare, limitare l’assunzione della caffeina (preferibilmente berne solo uno al giorno), controllare regolarmente la pressione arteriosa, la glicemia, i trigliceridi e il colesterolo, sottoponendosi ai dovuti controlli.