Per vendere o cedere un auto bisogna seguire determinate procedure, previste dalla legge, ed affrontare dei costi. Ma a chi bisogna rivolgersi? I suoi costi possono cambiare a seconda del tipo di vettura? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.
Cosa fare
Se si vende o si cede la propria auto ad un concessionario, sarà quest’ultimo a preoccuparsi delle pratiche previste, ma l’atto tra due privati richiede varie procedure. Ci sono anche delle agenzie di pratiche veicoli, ad occuparsene (con dei costi relativi), ma chi vuole farlo da solo deve procurarsi determinati documenti, ovvero: la carta di circolazione, il CdP (Certificato di proprietà del veicolo), il documento di identità del venditore e dell’acquirente, con il codice fiscale di quest’ultimo, e il modello TT2119, reperibile presso gli STA (Sportelli Telematici dell’Automobilista).
Dopodiché, si procederà per effettuare una dichiarazione unilaterale di vendita, accompagna dalla firma del venditore e redatta sul retro di certificato di proprietà, fatto autenticare da uno STA o dal Comune. Il passaggio di proprietà dovrà essere trascritto entro due mesi. Se non si è in possesso di un certificato di proprietà, anziché allo STA, bisognerà rivolgersi al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), che si occuperà di registrare il passaggio da un proprietario all’altro, e alla Motorizzazione Civile, per aggiornare la carta di circolazione.
Dopo aver consegnato la documentazione necessario agli uffici, il passaggio di proprietà sarà ufficiale dopo alcuni giorni. Dal 2015, è disponibile anche il CDPD, il Certificato di Proprietà Digitale, che può semplificare queste procedure, sempre con dei costi, ma a differenza di quello cartaceo, si potrà scaricare gratuitamente.
Quali sono i costi del passaggio di proprietà?
I costi del passaggio di proprietà, come il prezzo del veicolo, dovranno essere pagati da chi acquista l’auto. Questi costi, comprendono:
- un’imposta di bollo, di 32 euro, per il rilascio di Certificato di proprietà, ma che può salire a 48 euro, se a redigere l’atto in questione non è il CdP;
- un’imposta di bollo per il rilascio della carta di circolazione, da 16 euro;
- i diritti ex MCTC, dal costo di 10,20 euro;
- un emolumento ACI, di 27 euro.
A questi costi fissi, andranno poi aggiunti quella dell’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), il cui costo varia a seconda dei cavalli del veicoli e dei Kilowatt. Il passaggio di proprietà di un auto da 70 KW, ad esempio, può costare tra i 295 e i 380,20 euro.
Il venditore e l’acquirente dovranno essere entrambi presenti al momento di autenticazione della firma, obbligatoria per gli atti di vendita, e al momento della trascrizione, ma a quest’ultima può essere presente solo il compratore se è in possesso dell’atto di vendita con la firma autenticata. Non bisogna dimenticare che se questo passaggio di proprietà non viene trascritto, l’acquirente può rischiare delle sanzioni che vanno dai 300 ai 600 euro di multa.