Lo sport, si sa, è un fenomeno sociale che coinvolge tutti, uomini e donne, bambini e adulti (ed anche anziani), ed oggi come oggi ci sono sport che, in passato, magari praticavano solo gli uomini, ma ora sono aperti anche alle donne. Ma quali sono gli sport preferiti da queste ultime?
Le attività più amate
Tra le attività fisiche più amate dalle donne, al primo posto (o comunque sempre tra i primi) c’è la danza. Classica o moderna, individuale o in coppia, viene praticata fin da piccole. Oltre ad essere divertente, come molti sport, può migliorare la resistenza fisica e le attività respiratorie e cardio-circolatorie. Di conseguenza, non si può non escludere nemmeno la zumba, che unisce danza e movimento fisico, ed è utile per rassodare il lato B.
Già dall’età scolastica, uno degli sport più amati è sicuramente la pallavolo, che richiede un sforzo di gruppo, e quindi aiuta a migliorare anche i rapporti con gli altri, a cominciare dai membri della squadra. Un altro sport che coinvolge tutto l’apparato muscolare, come la pallavolo, è il nuoto, che aiuta a tonificare il corpo, e comprende molte altre attività, come l’acqua gym.
Nell’ultima ventina d’anni, anche il calcio ha cominciato a riscuotere un notevole successo da parte del genere femminile. Forse, perché si è abbandonata l’idea che un’attività del genere sia solo per i maschi, e le donne non siano più il sesso debole.
Tra le attività più apprezzate dalle donne, non possono certo mancare lo yoga e il pilates. Due pratiche leggere, ma comunque tonificanti e dinamiche, oltre a rafforzare le articolazioni, aiutano anche a conoscere meglio il proprio corpo e favoriscono il benessere anche a livello mentale. Dagli alcuni dati, risalenti al 2016, sembra che una donna su tre scelga uno di queste due attività come attività leggere, ed un italiano su due comincia a praticarlo dopo i quarant’anni.
Il Race for the Cure
Quando si parla di attività sportive amate dalle donne, non si può certo non citare il Race for the Cure, ovvero una manifestazione sportiva che ogni anno coinvolge molte donne, in quanto si promuove per la lotta al tumore al seno. L’idea è nata nel 1982, negli Stati Uniti, ed oggi coinvolge milioni di donne, in 130 Race, sparsi a livello globale. In Italia, il Race for the cure, è arrivato nel 2000, al Circo Massimo, e ha coinvolto, nel corso degli anni, anche diverse VIP, tra cui Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi.
E’ un evento che coinvolge tutti, uomini, donne e bambini, che non si limitano solo a partecipare a una maratona e a due chilometri di passeggiata, ma possono usufruire di consulti medici per il tumore al seno ed altre patologie femminile, partecipare a laboratori benessere e di alimentazioni, ed altre attività ricreative.
La danza del ventre
La danza del ventre, può sembrare un’attività che possono fare in poche, ma ha origini molto antiche, ed è un sinonimo di amore, passione ed indipendenza. A spiegare lo stretto legame tra il femminile e questa danza è Maria Strova, nel suo libro Il linguaggio segreto della danza del ventre.
La danzatrice colombiana, infatti, spiega come questa danza possa esprimere la propria femminilità, e quindi possono praticarla tutte le donne, persino quelle in stato in gravidanza. Anzi, la danza del ventre richiama proprio la fertilità e la nascita, ed anche questa pratica può essere un modo per interagire con il bambino, già dal secondo trimestre di gravidanza.
Quindi, se si ha l’occasione di provare questa danza, anche solo una volta nella vita, dovrebbe farlo, visto che come lo yoga e il pilates, aiuta anche a conoscere meglio il proprio corpo.