Le margherite: cosa si sa di questi fiori? Quanti tipi ce ne sono?

Tra i fiori più comuni da trovare nei prati, come nei campi, nel giardini o nei vasi, ci sono le margherite. C’è chi le confonde con i fiori della camomilla, ma sono due piante distinte, per quanto simili, e hanno la capacità di mettere allegria. Ma cosa si sa di questo fiore? Qual è il suo significato nel linguaggio dei fiori? Quanti tipi ce ne sono?

Le varietà

Di margherite ce ne sono i più diversi tipi, che si differenziano per colore o per forma. Con l’arrivo della primavera non è difficile trovarle nei campi, ma si possono piantare anche in giardino o nei vasi, purché siano riparate dal freddo e ricevano la giusta alternanza di sole e ombra, in un terreno fertile e ben drenato.

Tra le sue varietà più note, si può citare la Camilla Ponticelli, dai fiori compatti, grandi, di colore bianco o giallo, che a seconda del clima fioriscono tra maggio e ottobre. Ci sono anche le Pompette, dalle corolle folte e i petali leggermente incurvati, che possono essere bianche, rosa o rosse. Molto comune è la Pratolina, che cresce spontanea nei prati e di distingue per i suoi petali bianche dalle sfumature. E’ quest’ultimo tipo che viene usato, generalmente, per fare “m’ama o non m’ama”.

Curiosità sulle margherite

Nel linguaggio dei fiori la margherita ha diversi significati, e in particolare la verità, la bontà, la sincerità, l’innocenza, la spontaneità e a l’amore puro. Si racconta che la pratica di “interrogare” la margherita sul proprio innamorato abbia origini antiche, e una leggenda narra che la regina Margherita di Provenza staccasse i petali di questo fiore per contare i giorni di assenza del suo amato, Luigi IX, tenuto prigioniero dai Saraceni.

Nel Medioevo, le donne decoravano con questo fiore lo scudo del cavaliere di cui si innamoravano e che si cingevano con una corona fatta da esse quando accettavano una proposta di matrimonio. Nella mitologia nordica, erano fiori sacri alla dea Freya, protettrice della fertilità e dell’amore.

In molti hanno usato questo fiore come simbolo, nell’arco di secoli, e vari autori non mancavano di citarle nelle loro opere, come Shakespeare, che paragonava l’Ofelia di Amleto alla margherita (Daisy per gli inglesi). Si possono, inoltre, citare vari aforismi su di essa, come questi:

  • “Le margherite sono il mio fiore preferito, perché una di loro mi ha confidato che la mia donna mi ama. Anche se lei voleva che rimanesse un segreto”, dell’autore Marcel Proust;
  • “La margerita, una bella dama in abito bianco con lunghe pieghe, con un piccolo cappello dorato sulla testa”, di Jules Renard;
  • “C’è qualcosa di innocente e di vulnerabile nelle margherite, è come se ti ringraziassero per averle ammirate”, frase della poetessa statunitense Anne Sexton;
  • “Con gli occhi pieni di margherite, si respira meglio”, di Fabrizio Caramagna;
  • “Il poeta delle fate prende un foglio/ Di raggi di luna, bianco argento/ Il suo inchiostro è rugiada di margherite dolci”, pezzo della poesia Alberi di Joyce Kilmer;
  • “Le margherite sono come sole in terra”, frase dell’attrice Drew Berrymore;
  • “Una margherita non ha bisogno del permesso delle rose per sbocciare, e nemmeno voi”, di Chris Colfer.

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