Immatricolazioni auto estere: cosa si deve fare?

Se si acquista un auto all’estero ma si risiede in Italia, o si vada all’estero con una macchina acquistata nel proprio paese, ci si domanda come funzioni l’immatricolazione. Per sapere come funziona, si può continuare a leggere questa pagina.

Come funziona l’immatricolazione

Se si acquista un auto all’estero, per farla circolare in Italia si dovrà iscrivere la vettura al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), altrimenti non si può ricevere la carta di circolazione che rilascia la Motorizzazione. Questa procedura è regolata nel Codice della Strada articolo 132, e stabilisce che le auto estere che girano da più di un anno in Italia, devono essere immatricolate. Nel 2018, è stato approvato un nuovo Decreto, in cui chi sposta la propria residenza Italia deve immatricolare la targa entro due mesi, mentre l’Unione Europa, suggerisce di immatricolarla se si vive in un paese straniero per più di sei mesi all’anno.

Per immatricolare un auto italiana in un paese estero, invece, bisogna vedere cosa prevede la legge di quest’ultimo. E’ importante, comunque, nella documentazione precisare in quale paese è stata prodotta ed acquistata, se è nuova oppure usata, e i suoi documenti per l’immatricolazione devono essere tradotti in italiano, da un traduttore specializzato.

Il pagamento dell’IVA e i documenti

Se si registra una vettura estera in Italia, oltre ad avere i documenti in regola, è necessario pagare l’IVA. La somma, varia a seconda di vari fattori, a cominciare dalla provenienza dell’auto. Se la vettura viene da un paese dell’Unione Europea, bisogna valutare se essa è usata oppure no, e se è stata acquistata in un concessionario o da un privato, ed in quest’ultimo caso non si deve pagare l’IVA. Mentre per i paesi al di fuori dell’UE, è necessario pagare i dazi doganali.

Tra i documenti dell’auto, quindi, dovrà risultare anche la ricevuta del pagamento dell’IVA, e se la macchina è stata acquistata in Europa, si dovrà compilare il modello F24 e consegnarlo allo STA (Sportello Automatico dell’Automobilista), entro quindici giorni dall’acquisto. Tra i documenti da presentare allo STA, si dovranno includere una Copia della Carta ID, il Modello NP2C per iscrizione al PRA, il Modulo TT 2119, l’atto di vendita, la dichiarazione di conformità europea della casa costruttrice  e carta di circolazione estera e copia (solo se l’auto è nuova e non usata). Nel caso che l’acquirente sia un cittadino extra europeo, dovrà includere anche il permesso di soggiorno.

Se l’auto viene da un paese al di fuori dell’Unione Europea, bisognerà consegnare tra i documenti il certificato di origine del veicolo (se è nuova), un documento circolazione straniero, la scheda tecnica del veicolo, la dichiarazione di conformità europea della casa costruttrice e la bolletta doganale. Al PRA, invece, andrannò consegnati la dchiarazione di proprietà autenticata, una fotocopia della carta d’identità, il Modello NP2D, la fotocopia carta di circolazione rilasciata dall’UMC, la fotocopia carta circolazione estera e una copia del permesso di soggiorno dell’acquirente, se quest’ultimo viene da un paese al di fuori dell’Unione Europea.

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