Il presepe: come è nato? Quali sono i migliori?

Il presepe viene allestito da tutti i cattolici, nel periodo natalizio. Esso rappresenta la nascita di Gesù, e le figure centrali sono proprio la Sacra Famiglia, seguiti dai Magi e dai pastori. Secondo la tradizione, si inizia ad allestirli dall’8 dicembre fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Ma qual’è la sua origine?

Le origini del presepe

La parola praesaepe deriva dal latino, e significa greppia o mangiatoia. Le sue prime rappresentazioni, risalgono addirittura al periodo paleocristiano, in cui venivano raffigurate alle pareti le scene della nascita di Gesù. Nel corso dei secoli, a cominciare dal Quattrocento, la nascita di Gesù divenne soggetto di molto artisti.

Se si pensa al presepe che conosciamo oggi, la sua “creazione” si può attribuire a San Francesco. Nella notte di Natale del 1223, a Greccio (Rieti), il santo e gli altri frati del suo ordine, celebrarono la messa sopra a una mangiatoia, perché i fedeli “vivessero” la Natività e, dopo la morte del santo, la celebrazione di Greccio divenne sempre più nota, e molti cominciarono a rappresentare la nascita di Gesù con delle statue.

Nel corso dei secoli, ogni paese cominciò a “personalizzare” il proprio presepe (in Russia, addirittura, vengono riprodotte matrioske con i volti dei personaggi del presepe), ma il più noto, è sicuramente quello napoletano, nel quale vengono rappresentate anche scene quotidiane delle strade di Napoli.

I presepi più belli

Si possono trovare diversi presepi, di ottima fattura, in giro per il mondo, ma oltre alle statue, i più belli sono quelli viventi, ovvero rappresentazioni della nascita di Cristo e dell’adorazione dei Magi, che in Italia si tengono nel periodo natalizi.

Per quanto riguarda i presepi allestiti, quello più bello del 2016, è sicuramente quello di Manarola (La Spezia), che comprende trecento personaggi, a grandezza naturale, alimentati da lampade fotovoltaice. Ad averlo realizzato è stato Mario Andreoli.

A Rimini, invece, da anni viene allestito un presepe in sculture di sabbia, e a Sassari è addirittura realizzato con il pane. Tra quelli più moderni, invece, a Cavallermaggiore (Cuneo), vi è un presepe meccanico, che molti considerano un capolavoro, sia come scultura che come oggetto di ingegneria.

Dei presepi viventi, invece, uno dei più belli è sicuramente quello rappresentato a Greccio, dove è stato allestito il primo nella storia, ma a differenza degli altri, le scene riproducono proprio la creazione del primo presepe da parte di San Francesco.

Queste rievocazioni si tengono per lo più in tutta Italia, dal Nord al Sud, nel periodo natalizio, ed alcuni, come quello di Vaccheria (Caserta), riproducono addirittura scene descritte nei vangeli apocrifi, nei più vari costumi, di epoca medievale, barocca o settecentesca. Non può mancare nemmeno nel bordo dove visse Padre Pio, Petralcina, la cui rappresentazione ricalca quella del tempo di Cristo, fedele ai vangeli canonici. In queste rappresentazioni, vengono anche rievocati gli antichi mestieri, proprio come nel presepe napoletano.

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