L’esterasi leucocitaria è un enzima presente in buona parte dei globuli bianchi, e per la precisione nei macrofagi e nei neutrofili, che viene rilasciato quando un tessuto è danneggiato o è presente un’infezione.
Il test per individuare la malattia
Per individuare questo enzima, è necessario fare un’esame delle urine, tramite il quale si può stabilire se è presente un’infezione o no. Se viene richiesta dell’urina in una provetta sterile, per questo test, è bene pulire attentamente i genitali con una salvietta disinfettante, che viene fornita anche nella struttura in cui si esegue l’esame, e deve essere fatto a digiuno, di mattina.
Se dalle analisi il test risulta positivo, con una maggiore presenza di leucociti nell’urina, significa che il paziente è affetto da un’infezione del tratto urinario, una cistite o a qualche altra malattia che può essere trasmessa sessualmente, come la clamidia o la gonorrea.
Il test è piuttosto rapido da eseguire, ma può dare un risultato falso positivo, se si è affetti da alcuni problemi, come delle malattie a trasmissione sessuale, già diagnosticate, o delle secrezioni vaginali, come la perdita di sangue. Ma c’è anche la possibilità che dia un falso negativo, se si assumono degli antibiotici o delle grandi quantità di vitamina C. Si deve tenere presente che questo test ha una sensibilità tra il 69 e il 98 %, ed aumenta a seconda della concentrazione batterica.
I sintomi dell’infezione e le cure
Anche se è necessario sottoporsi ad un esame, per diagnosticare un’infezione di questo genere, possono essere indicativi alcuni sintomi, come un senso di malessere generale, di stimolo continuo all’urinare, dolori e fastidi durante la minzione, un cattivo odore nelle urine e dolori al basso ventre.
L’esterasi leucocitaria può essere di due tipi:
- alta, in cui gli alti livelli di questo enzima nelle urine, che può indicare calcoli renali, cistite, uretrite, gravidanza, etc;
- bassa, ovvero che il test non individua questo enzima, il che indica che l’andamento dell’organismo è normale.
La terapia è diversa a seconda della causa, ma per lo più consiste nell’assumere dei farmaci scrupolosamente, tra i quali antibiotici e corticosteroidi, e seguire certe regole, come bere due litri d’acqua, fare attenzione ad alcuni alimenti, e curare l’igiene delle zone intime.
A volte, si consiglia di affiancare alle cure, anche dei rimedi naturali, come delle tinture madri, antinfiammatorie ed antisettiche, al timo, all’uva ursina o al mirtillo.
Nella propria dieta, invece, andrebbero inseriti frutta e verdure dalle proprietà depurative e drenanti, come cipolle, sedano, carciofi, cetrioli, asparagi finocchi, mele, ciliegie ed ananas.