Dieta ipoglucidica: che cos’è?

La dieta ipoglucidica, o iperproteica, prevede un consumo ridotto degli zuccheri contenuti nei carboidrati, ovvero i glucidi, che nelle giuste dosi possono fornire le energie necessarie all’organismo, soprattutto per chi pratica un’attività sportiva.

Quali alimenti mangiare e non

Per un ridotto consumo di glucidi, ci sono alimenti che possono essere consumati, ed altri che andrebbero evitati. Tra i cibi inclusi in questo tipo di dieta, si possono includere: la pasta ed il pane integrali (non superando una certa quantità), carne bianca (pollo, tacchino e coniglio), pesce magro, formaggi (solo una o due volte alla settimana), latte scremato (solo a colazione), yogurt magro, oli vegetali, verdure a foglia verde, frutta che non contenga una grande quantità di zucchero (mele, fragole, nespole, etc). Da evitare, invece, i cibi ricchi di zucchero, come i dolci e le bevande gassate, gli insaccati e i lattici interi (come una qualunque altra dieta dimagrante).

Un menu giornaliero, tipico di questa dieta prevederebbe di consumare a colazione latte scremato, tè senza zucchero e fette biscottate integrali, a pranzo della carne bianca grigliata ed un contorno di verdure, e del pesce ed altre verdure cotte al vapore o al forno per cena. Per gli spuntini di metà mattina e del pomeriggio, invece, possono andare bene dello yogurt magro e della frutta secca (quest’ultima non deve superare una certe dose, di solito trenta grammi). E’ sempre possibile sostituire la carne con i legumi, e il pane e la pasta con le patate.

I pro e i contro di questa dieta

Un vantaggio nel seguire una dieta del genere è sicuramente quella di ridurre gli zuccheri, causa di problemi come obesità ed ipertensione, privilegiando i glucidi giusti, ed assumendo più proteine, vitamine e sali minerali. Un basso indice glicemico migliora i livelli di glucosio presenti nel sangue, il che può portare benefici a chi soffre di diabete, malattie cardiache, oltre a chi ha difficoltà nel controllare il proprio peso.

Ma è bene farsi consigliare dal medico prima di seguire una dieta del genere, per sapere quanti carboidrati è necessario assumere durante la giornata. Qualsiasi tipo di dieta non andrebbe seguita alla cieca, sopratutto se si è in particolari condizioni di salute, come una gravidanza o se si è affetti da una malattia ormonale.

C’è da aggiungere che una dieta del genere non può seguita per lunghi periodi, perché il consumo ridotto dei glucidi, prolungato del tempo, può provocare problemi di salute, come sbalzi di pressione, osteoporosi o, addirittura, problemi di tipo renale. La scarsità di fibre, inoltre, indebolisce il sistema di difesa dell’organismo.

Non è una dieta semplice da seguire, in quanto la mancanza di carboidrati, e quindi glucidi, aumenta il senso di fame, e rende più deboli ed irritabili. Senza contare che i chili persi, possono ritornare con facilità, una volta terminata la dieta.

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