Oggi abbiamo deciso di raccogliere le informazioni nutrizionali riguardanti alcuni alimenti che quotidianamente approdano sulle nostre tavole. L’elenco è composto da 5 tipologie di cibi e, per ognuno di essi, verrà specificata l’origine, le varietà, l’utilizzo, le proprietà, i valori nutrizionali e le calorie.
Banana: le informazioni nutrizionali
E’ il frutto di una pianta erbacea rizomatosa, di origine asiatica, coltivata fin dai tempi più remoti. Le banane sono prive di semi e crescono a gruppi che, sovrapposti, formano i cosiddetti “caschi di banane“.
La varietà più comunemente disponibile sul mercato è la Gros Michel, ma si trovano anche le Cavendish, nane o giganti, che hanno buccia più sottile rispetto alle Gros Michel e sono, pertanto, più delicate da trasportare, le “Poyo”, le “Lady’s finger”, le “Lacatan” e le “Roja”. La raccolta viene fatta quando il frutto è ancora verde, perché le banane continuano a maturare anche una volta staccate dalla pianta.
Tra i vari tipi di frutta fresca, la banana è quello a più elevato valore calorico (circa 80 Kcal per 100 grammi): è, infatti, poco acquosa e molto ricca in zucchero. Apprezzabile anche il contenuto in vitamine A e C e in amido.
Torta meringata: calorie e valori nutrizionali
Questo dolce, sia che lo si faccia in casa, sia che lo si compri in pasticceria, è una vera sorpresa per chi tiene alla linea: una porzione da 60 grammi contiene infatti solo 114 calorie e 2,6 grammi di grassi, più 20,6 grammi di carboidrati. Di certo, per i golosi, questa è una bellissima notizia, poichè si pensa sempre a questa torta come un qualcosa di troppo dolce e quindi ipercalorico, ma, invece, può essere apprezzata anche dal palato di chi non vuole ingrassare e mantenere la giusta forma.
Una brioche da 50 grammi, per fare un paragone, contiene 205 calorie, 9 grammi di grassi e 30 grammi di carboidrati, quindi è molto più calorica rispetto al dolce di cui stiamo parlando. Il segreto di questa torta è, infatti, nella meringa, che è sostanzialmente zucchero e bianco d’uovo. L’unico aspetto su cui è necessario porre l’attenzione è che si tratta per lo più di zuccheri semplici, quindi poco indicati ai diabetici.
Pecorino: tabella calorie
Esistono almeno 10 varietà di pecorino, tutte con caratteristiche proprie; ad esempio una tipologia è il pecorino fresco che in genere è tenero e dolce, pertetto per essere servito a tavola con un po di verdura o frutta. Un’altra tipologia è quello stagionato, il quale risolta più idoneo per essere grattato.
Il pecorino è sicuramente un alimento antico: infatti la prima tipologia di questo cibo risale ai tempi dell’odissea, in cui si dice che sia stato prodotto dalla pecora. Si narra infatti che Polifemo conservava conservava questa tipologia di formaggio appeso nella sua caverna.
Al momento, le tipologie di pecorini comprendeno circa dieci varietà, tra i più conosciuti abbiamo quello Romano e Sardo. Quindi possiamo definire le principali zone in cui avviene la produzione del pecorino: Frosinone, Grosseto, Latina, Roma, Nuoro, Cagliari e Sassari.
Il pecorino può essere definito un formaggio a pasta dura, ottenuto dal latte di pecora con coagulazione con caglio di agnello. Dopo aver effettuato la salatura, le forme di pecorino vengono fatte stagionare per minimo 8 mesi e, nel momento in cui vengono vendute, arrivano a pesare anche 20 kg.
Per quanto riguarda il Pecorino Romano esso ha la crosta dura, chiara e liscia oppure contornata da uno strato di sottilissima plastica per alimenti. La pasta del formaggio è generalmente bianca, verso il color paglierino; l’odore che emana è penetra le narici, offrendo un’ottima persistenza; per quanto riguarda il gusto, tende verso il piccante e la sapidità.
Il Pecorino Sardo, invece, viene generalmente commercializzato in forme da circa 3 kg di peso, con un bordo generalmente liscio e sottile, di colore bianco paglierino; la pasta è di colore latte con presenza di un po di occhiatura; il suo odore è delicato ed il sapore è tendente al dolce. Per quanto riguarda il valore calorico abbiamo che per 100 grammi di alimento, corrispondono circa 402 Kcal per quanto riguarda il Pecorino Romano, mentre per quello sardo l’apporto calorico è di circa 352 Kcal.
Sogliola: tabella nutrizionale
Appartiene alla categoria del pesce pregiato, grazie all’ottima qualità delle sue carni. Deve il suo nome, (che in latino significa suola, sandalo) alla forma molto appiattita; vive sui fondi arenosi e fangosi, dove, di giorno, sta sepolta a profondità variabili. Di lunghezza variabile tra i 20 e i 45 cm, ha carni prelibatissime, compatte, bianche, magre e con poche spine, molto leggere e digeribili: per queste sue caratteristiche è un cibo adatto anche a bambini e anziani, e a chi è in convalescenza, infatti, 100 g di sogliola contengono il 79,5 di acqua, il 16,9 di proteine, 1,7 di lipidi, 0,8 di glicidi e 86 Kcal.
La sogliola, ha entrambi gli occhi su un lato solo, che è di colore bruno-verde o grigiastro; il lato cieco è, invece,biancastro; la pelle è ricoperta da squame spinose e i contorni del corpo sono dotati di cinque pinne continue, inserite in una membrana. Una volta acquistate, le sogliole vanno tenute in frigorifero, dove si mantengono fino un paio di giorni, alla temperatura di 2 o 3 gradi; si possono anche congelare, ma è preferibile, se si vuole conservare questo pesce nel freezer, acquistarlo già surgelato. Se, invece, si compra fresco, è meglio consumarlo subito, per apprezzarne il gusto. Si presta a ogni tipo di cottura con un accorgimento generale: non deve cuocere troppo.
Uva: calorie e proprietà
E’ il frutto della vite, pianta antichissima, che cresceva in Italia già 2 milioni di anni fa. Le diverse qualità sono classificate in base all’impiego a cui sono destinate: esistono, quindi, uve da vino, da tavola, a duplice attitudine, da essiccare. Un’altra classificazione si opera in base al colore dei grappoli, dividendo le varietà in uve bianche, rosate, rosse, nere e grigie.
Tra le qualità più note di uva da tavola, che si trovano sul mercato in nel periodo che va da agosto a dicembre, ci sono la nera “Cardinal” abruzzese, la dolcissima bianca “Regina” e la croccante uva “Italia”, molto apprezzata all’estero. Un tipo particolare di uva è la “Concord”, conosciuta anche come “uva americana”, che deriva dall’uva selvatica, e fu piantata per la prima volta nel 1853 a Concord nel Massachussets.
L’uva, che appartiene alla categoria della frutta acidula per la presenza di acido malico e di acido tartarico, è molto ricca di zucchero, soprattutto fruttosio e lattosio. Meno ricca di acqua rispetto all’altra frutta, ha tuttavia un effetto diuretico, dovuto al contenuto di potassio. Ha anche proprietà lassative, dovute all’azione di buccia e semi. Il valore calorico dell’uva è di 61 Kcal per ogni 100 g.