Come scegliere l’assicurazione sulla vita

Non è insolito stipulare un’assicurazione sulla propria vita, ma come si può scegliere quella migliore? e quante tipologie esistono? Scopriamolo in questa guida.

Come scegliere l’assicurazione adatta

Quando si vuole scegliere un’assicurazione di questo genere, bisogna considerare alcuni aspetti, come:

  • la motivazione, per cui si vuole stipulare una polizza del genere, che non comprende solo garantire una certa stabilità economica ai propri familiari, in caso di un’eventuale dipartita, ma anche per costruire un proprio capitale, magari da integrare alla propria pensione, che potrebbe essere insufficiente;

  • la propria età, che deve rientrare nei criteri stabiliti dalle compagnie di assicurazione. Di solito, gli interessati non possono superare i quaranta o quarantacinque anni;

  • la durata dell’investimento, che varia a seconda della cifra che si vuole raggiungere;

  • la somma che si vuole versare per l’assicurazione mensilmente, che deve essere una cifra che si possa sostenere per tutta la durata dell’investimento;

  • la propria propensione ai rischi finanziari, scegliendo tra dei rendimenti consolidati o più alti, ma senza garanzia di capitale.

Le tipologie di assicurazione sulla vita

Si possono distinguere tre tipologie di polizze sulla vita: la polizza caso vita, la polizza caso morte e la polizza mista.

La polizza caso vita, prevede, a scadenze fisse, il versamento di un premio, che dura per tutta la vita di chi lo sottoscrive, ed è il genere di assicurazione che si stipulare per garantire una sicurezza economica alla propria famiglia, in modo che quest’ultima possa disporre della cifra che è stata investita, nel caso di morte prematura.

Questa polizza, oltre a durare per un lungo periodo, può essere riscatta con un corrispettivo variabile, a seconda di chi l’ha sottoscritta.

Di questa polizza, ne esistono tre tipologie: a contratto con rendita immediata, in cui l’assicurato versa il premio una sola volta, a contratto con rendita differita, in cui chi l’ha stipulata, alla scadenza, potrà usufruire di una rendita a vita, e a contratto con capitale differito, con in quale l’assicurato potrà usufruire di un capitale rivalutato con gli interessi, se sarà ancora in vita alla scadenza del contratto.

La polizza caso morte, possono essere sottoscritte da chi ha delle uscite fisse mensili, a cui i familiari dell’intestatario della polizza non potrebbero far fronte, nel caso della scomparsa prematura di quest’ultimo.

Anche questa polizza prevede il versamento rateale di un premio (solitamente annuale). Se la morte di chi l’ha stipulata dovesse avvenire dopo la data di scadenza della polizza, la compagnia assicurativa può trattenere i premi.

Con la polizza vita mista, si può consegnare il capitale al beneficiario della polizza, dopo la dipartita di chi l’ha stipulata, o a quest’ultimo nel caso che fosse ancora in vita alla data di scadenza del contratto. Tra questi tipi di polizze, probabilmente è la più conveniente, oltre che la più versatile, e un parte del premio può essere destinato a coprire infortuni, malattie ed invalidità.

Questo tipo di polizza, può avere una durata annuale o durare fino ad una quindicina d’anni, a seconda dei termini stabiliti dalla compagnia. Alcune di queste, consigliano anche di stipulare un contratto di venticinque anni. Tra le varie tipologie di contratto, questa polizza comprende anche il semimisto, con i quali beneficiari possono ricevere metà del premio entro la data di scadenza del contratto, e l’altra metà alla fine, in caso di scomparsa del contraente.

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