L’articolo 213 del Codice della Strada fa parte del Titolo VI, che tratta di illeciti e sanzioni previsti. In questo caso, ecco fa riferimento a sequestri e confische del veicolo, che nel corso degli anni, sia prima che il 2019, ha subito diverse modifiche (per la precisione dal 2002 al 2020). Chi vuole saperne di più può continuare a leggere questa pagina.
Quando vengono sequestrati i veicoli
Questo articolo stabilisce che l’organo di polizia che accerta una violazione, può provvedere al sequestro dei veicoli o di altri oggetti, facendo menzione della contestazione della violazione. Il proprietario o comunque il conducente del veicolo, è nominato custode degli atti conferiti e può depositare il veicolo in un luogo determinato, a patto che sia a sue spese e non sottoposto al pubblico passaggio. In particolare, sono sottoposti a confisca tutti i veicoli che sono stati adoperati per commettere reato, che questo sia sto commesso o no da un maggiorenne o un minorenne.
La liquidazione delle somme dovute al deposito spetta alla prefettura-ufficio territoriale del Governo, e quando il provvedimento di confisca diventa definitivo, si può liquidare l’importo presso l’Agenzia del demanio, a decorrere dalla data di ricezione del provvedimento, stabilito dal prefetto. Se chi conduce il mezzo rifiuta di trasportare o custodire il veicolo a proprie spese, si applica una sanzione amministrativa che può andare da 1814 a 7261 euro.
Cosa deve fare il conducente e altre sanzioni
Il conducente, come è già stato accennato, può contestare il sequestro entro un mese dalla data della confisca. Scaduto questo termine, il veicolo viene trasferito a spesa del suo custode, e ciò viene comunicato al proprietario dei veicoli o altri beni sequestrati.
Anche questo sequestro è ammesso al ricorso, ma se viene rigettato è confermato ed il prefetto dispone della confisca con l’ordinanza ingiunzione di cui viene accennato nell’articolo 204 del CdS, ovvero con distinta ordinanza e stabilendo le necessarie prescrizioni relative alla sanzione accessoria. Se il custode dei veicolo circola abusivamente con questo mezzo, può pagare una multa che va da 1984 a 7937 euro, e la patente può essere revocata, tuttavia tale sanzione non si applica se il veicolo appartiene a persone estranee alla violazione amministrativa.