Membrana dell’occhio: come si chiama e a cosa serve?

L’occhio è un organo legato ad uno dei cinque sensi, la vista, ed è di sicuro uno dei più complessi presenti nell’organismo, e le sue membrane costituiscono la parete del globo oculare.

Come si chiama?

Non è semplice rispondere a questa domanda, perché non vi è una sola membrana, in quanto nell’occhio ne sono presenti vari strati.

Guardando la sua anatomia, se ne possono distinguere cinque principali, ovvero:

  • la cornea, una delle membrane più grandi e trasparenti, e funziona come una grande lente, nel sistema visivo;

  • la retina, la membrana più interna, dove sono raggruppati coni e bastoncelli, che funzionano come dei recettori, che trasmettono impulsi elettrici al nervo ottico ed al cervello;

  • l’uvea, una delle membrane più esterne dell’occhio, che presenta un gran numero di vasi linfatici e sanguigni;

  • la sclera, ovvero la membrana fibrosa opaca, ed è formata da fibre elastiche e collagene;

  • la congiutiva, una membrana mucosa, che protegge l’occhio.

A cosa serve?

Guardando le membrane sopracitate, si può dedurre che la membrana serve, in breve, a proteggere l’occhio da agenti esterni e trasmette impulsi ed immagini al cervello.

C’è, tuttavia, un tipo di membrana a cui bisogna stare attenti: la membrana epiretinica, conosciuta anche come pucker maculare, ed è il termine con il quale si indica la malattia dell’occhio che la provoca. Questo tipo di membrana si presenta traslucida e si sviluppa sopra la macula, ovvero la zona centrale della retina, indispensabile per vedere.

Questa patologia può provocare dei seri disturbi alla vista, distorcendo le immagini e i caratteri piccoli, presenti su dei testi. Per diagnosticarla occorre eseguire un attento esame del fondo oculare. Per curarla, occorre ricorrere ad un intervento chirurgico, ma per recuperare appieno alla vista occorreranno perlomeno venticinque settimane.

Non mancano di certo altre malattie che possono colpire le membrane degli occhi, come per la cornea e la retina. Nel caso che quest’ultima venga colpita da qualche patologia, che potrebbe provocarne la rottura, l’unica soluzione efficace rimane la chirurgia.

Per proteggere l’occhio, oltre a stare attenti a fissare uno schermo (della televisione o del computer) e usare degli occhiali da sole, si può ricorrere a dei colliri. Il dottor Kazuhiro Nakagawa, per aiutare a combattere i problemi visivi, ha descritto in un libro, Lo yoga per gli occhi, degli esercizi utili. Sarebbe utile anche dormire il giusto numero di ore, per non affaticare la vista nel corso della giornata.

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