Chi la dura la vince: che significa? Quando si usa questa espressione?

“Chi la dura la vince” è un’espressione che si usa spesso, ma non tutti siano qual è la sua origine e nemmeno quando si dovrebbe usare questo termine. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Le origini storiche

Questa espressione nasce dalla locuzione latina Vincit qui patitur, che si traduce come “vince chi resiste” o “vince chi chiede con persistenza”. Il significato è chiaro, ovvero, che chi persevera ottiene ciò che vuole, ed è la costanza, non la fortuna, che aiuta gli audaci (altra locuzione latina citata da Virgilio nell’Eneide).

Il proverbio come lo conosciamo oggi, tuttavia, la si trova in una novella di Lorenzo De Medici, La ginestra, e la frase è questa: “perché nissuna cosa infine è difficile a chi vuole, et chi la dura la vince”. Oggi, questa espressione viene usata come incitamento.

Altre frasi sulla perseveranza

Anche se questa frase è sempre efficace, se ne possono citare altre sulla perseveranza, che possono risultare incoraggianti, come queste:

  • “È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia”, di Confucio;
  • “Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla perseveranza”, di Buddha;
  • “Non occorre sperare per intraprendere, né riuscire per perseverare” frase di Guglielmo I, detto il Conquistatore;
  • “La perseveranza è la corona della virtù”, del religioso Francesco di Paola;
  • “La perseveranza è, rispetto al coraggio, ciò che è la ruota rispetto alla leva; il perpetuo rinnovarsi del punto di appoggio” di Victor Hugo;
  • “I tre elementi essenziali per ottenere qualsiasi cosa valga la pena avere sono; primo, duro lavoro, secondo, persistenza, e terzo, buonsenso”, frase del celebre inventore Thomas Edison;
  • “L’immaginazione, la devozione e la perseveranza unite alla grazia divina ti porteranno al successo“, detta dal negus etiope Haile Salassie;
  • “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta”, frase di sir Wiston Churchill;
  • “La perseveranza è fallire per diciannove volte e avere successo la ventesima”, dell’attrice Julie Andrews, che ha interpretato Mary Poppins;
  • “Le Sei Perfezioni: generosità, disciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e conoscenza trascendente”, massima del Dalai Lama;
  • “Sono convinto che circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo sia la pura perseveranza”, di Steve Jobs.

Storie di chi resiste

Se queste frasi sono d’effetto, non lo sono da meno le storie vere di persone che perseverano, nonostante le difficoltà. Alcune di esse, si possono trovare in un libro di Mario Calabresi, intitolato La fortuna non esiste, uscito nel 2009, che riporta storie vere di uomini e donne che si sono rialzati nonostante tutto, come quella di Joseph Cao, che dopo un’infanzia difficile in Vietman, emigra negli Stati Uniti e dopo altre vicissitudini diventa deputato degli Stati Uniti.

Altre storie, sono state trasportare anche sullo schermo, come quella dell’atleta olimpico Louis Zamperini, nel film Unbroken, oppure quella di Jeff Bauman, rimasto menomato dopo l’attentato alla maratona di Boston, riportata in Stronger.

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